
Akasha è il termine sanscrito per indicare l’etere. L’etere, sinonimo di quintessenza o quinto elemento, era un elemento che, secondo Aristotele, si andava a sommare agli altri quattro già noti: il fuoco, l’acqua, la terra, l’aria.
La storia dell’etere inizia quindi con gli antichi Greci, per i quali era l’elemento cristallino con cui era fatto l’universo. Platone sosteneva che l’etere avesse la forma di un dodecaedro, solido regolare composto da dodici facce, il cui significato numerologico implicava una corrispondenza con i dodici segni dello zodiaco.
Aristotele, invece, ne diede una trattazione sistematica, rimasta prevalente in Occidente, sostenendo che l’etere costituiva l’essenza del mondo celeste, distinguendolo così dai quattro elementi di cui riteneva fosse composto il mondo terrestre. Aristotele riteneva inoltre che l’etere fosse eterno, immutabile, senza peso e trasparente; e, proprio per l’eternità e staticità dell’etere, il cosmo era un luogo immutabile, o quantomeno soggetto a mutamenti regolari, in contrapposizione alla Terra, che è invece un luogo di continuo cambiamento.
Aristotele riteneva che anche il Sole e i vari pianeti fossero fatti di etere, e quindi li riteneva dei veri e propri esseri viventi dotati di anima, coincidenti con gli dèi della mitologia greca.
In seguito la natura dell’etere ha continuato ad essere indagata in ogni tempo e cultura venendo inteso come il mezzo universale che riempiva lo spazio collegando ogni cosa e riportandola all’unità primaria. Per la sua caratteristica di essere «forza vitale conservatrice del ricordo delle forme», o «memoria biologica» l’etere era ritenuto l’elemento costitutivo dell’Anima del Mondo dagli alchimisti che tentavano di produrre la pietra filosofale (proprio da qui nasce il nome di quintessenza in quanto si credeva che bisognasse distillare l’essenza degli elementi 5 volte per poterla produrre).
Nonostante con l’andare avanti delle scienza si sia scoperta la reale struttura dell’universo, l’antico concetto di etere continuò ad essere inteso come una sostanza permeante il cosmo fino alle teorie di Einstein in cui egli affermava che lo spazio è denso e non vuoto, dando quindi ragione ai primi filosofi greci.
Nell’ambito dell’esoterismo, invece, l’ etere venne studiato in teosofia e venne identificato con i concetti orientali di akasha a livello cosmico e di prana a livello individuale.
Volendo scendere un attimo nei dettagli dell’ Induismo occorre precisare che il termine akasha è utilizzato per indicare l’essenza base di tutte le cose del mondo materiale, l’elemento più piccolo creato dal mondo astrale. Akasha è quindi uno dei cinque grandi elementi, la cui principale caratteristica è il suono. La qualità dell’Etere è la capacità di far esistere delle cose al suo interno. Fu così che alla fine dell’ottocento il termine indiano fu identificato con l’analogo concetto di etere appartenente alla tradizione filosofica occidentale.
Una diversa e molto più articolata interpretazione compare nelle opere di Rudolf Steiner, per il quale Akasha, in virtù della sua capacità di contenere e collegare insieme ogni evento dello spazio e del tempo, rappresenta una sorta di biblioteca universale che riunisce tutte le conoscenze del mondo, da lui perciò denominate «cronaca di Akasha».
Dopo avere fatto questa premessa va da se che Lo Spirito o etere o Akasha è l’elemento più misterioso e straordinario tra i 5. Il quinto elemento, è fusione e trasformazione degli altri 4 elementi. Nell’akasha, quindi, tutti gli elementi trovano dimensione, e come tale, in ogni elemento c’è una piccola parte di akasha. Anche dentro di noi esiste quella particolare scintilla di spirito che ci permette di esistere.
Quando giunge il momento della nostra morte, la scintilla dell’akasha torna all’unità. Lo spirito è il cuore di una Strega. Questo elementale si manifesta con qualsiasi immagine la vostra mente gli voglia dare. Esso vi rappresenta così come il potere che siete capaci di dirigere sul vostro obiettivo magico.
* Corrispondenze per Spirito – Akasha*
Governa: la via, la magia, la spiritualità, l’evoluzione.
Giorno: nessuno
Colori: tutti i colori della spettro, a volte il violetto
Direzione: il centro, il dentro e il fuori, il sopra e il sotto
Segni zodiacali: nessuno in particolare
Metalli: nessuno in particolare
Pietre: diamante
Strumenti: cordone e secondo alcuni calderone
Piante e alberi: nessuno in particolare
Animali: nessuno in particolare
Divinità: tutte
Strumenti musicali: il suono in genere
Elementale: nessuno in particolare
Stagione: nessuno in particolare
Periodo della vita: momento di sospensione dopo la morte e prima della rinascita
Organi: cervello e ghiandola pineale
Senso: udito
Pianeta: nessuno in particolare
Chakra: sahasrara, il chakra della corona
Tarocchi: nessuno in particolare
Rune: nessuno in particolare
Energia: ricettiva e proiettiva
Manifestazione: energia pura
Luoghi: nessuno in particolare
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