Okiku

OkikuOkiku lavorava come domestica nella casa della ricca famiglia Aoyama, la quale aveva un set estremamente prezioso di dieci piatti Delft (ceramiche olandesi). Quando uno di quei piatti si ruppe o scomparve, lei fu accusata del misfatto.

È così annegata in un pozzo. Ogni notte emerge per contare i piatti. “Uno due tre…” intona, fino a nove. Lei non può contare ulteriormente, e così si dissolve in lacrime e lamenti. Questo è il succo del racconto di Okiku, ma ci sono molte versioni:

  • Ha rifiutato le avances sessuali del capo famiglia il quale ha nascosto uno dei piatti, minacciando di accusarla di furto a meno che non avesse fatto sesso con lui. (L’accusa porterebbe la pena di morte.) Disperata, Okiku si gettò nel pozzo.
  • Rompe davvero un piatto e viene gettata nel pozzo come punizione.
  • La moglie di Aoyama rompe il piatto ma incolpa lei che viene quindi gettata nel pozzo.
  • Ha parlato di una ribellione pianificata dai samurai. Quando i ribelli hanno scoperto chi li ha traditi, la torturano prima di gettarla nel pozzo.

A volte il pozzo è uno strumento di tortura oltre che di morte: Okiku è ripetutamente sollevata e abbassata dal suo assassino che gode sadicamente del suo tormento. Il pozzo ora è la sua casa. La storia di Okiku, ritenuta basata su eventi reali, fu drammatizzata per la prima volta nel 1741 ed è diventato un punto fermo del Kabuki. (Il tradizionale gioco Kabuki si chiama Bancho Sarayashiki o “Il piatto rotto a casa Bancho“) . Inoltre, è oggetto di numerosi romanzi e film. Hokusai e Yoshitoshi Tsukioka sono tra gli artisti che hanno creato ritratti di lei.

Il fantasma di Okiku è l’ispirazione per la serie di romanzi e film “The Ring” (e fondamentalmente per l’intero genere horror delle donne fantasma che escono dai pozzi per tormentare i vivi.)

  • Gridare “dieci!” dopo che Okiku conta “nove” ma prima che possa iniziare a lamentarsi, la disarmerà. I rapporti dicono che sparirà sul posto.
  • Nel 1795, il Giappone ha subito un’infestazione di vermi trovati in vecchi pozzi. Il verme,naturalmente ricoperto da fili sottili in modo che sembrasse legato, era soprannominato Okiku Mushi o “insetto di Okiku”. Ed era ampiamente considerato un’incarnazione di Okiku o della sua maledizione.

*Corrispondenze per Okiku*

Siti sacri: diversi siti affermano di essere la posizione del suo pozzo compreso il castello di Himeji, oggi meta turistica dove sono ancora presenti le apparizioni di Okiku.

Vedi anche: Obake; Oiwa; Onryo; Yurei

Torna all’ elenco delle divinità giapponesi per approfondire tutte le altre divinità!

Per non perdere le nostre novità, per qualsiasi informazione e usufruire delle offerte del Lunedi, segui la nostra pagina facebook

Carrello
error: Se apprezzi il mio lavoro, condividi, non copiare. Grazie
Torna in alto