Ade, Il ricco; L’ospitale; Ricevitore di molti ospiti, noto anche come Aidoneus e Plutone, è il signore greco della morte. Ade non è in realtà il suo nome: si riferisce al vasto regno della morte che governa, noto proprio come Ade.
Il suo vero nome è un segreto. È considerato più sicuro non pronunciarlo e nemmeno pensarlo per non rispondere alla chiamata. Si tratta quindi dell’originale “Colui che non deve essere nominato”. È anche quello che non deve essere visto. Non solo le persone non pronunciavano il suo vero nome, ma si riferivano a lui con eufemismi, cercavano di evitare anche di guardarlo.
Quando ci si rivolge a lui o gli si dona un’offerta, è tradizione distogliere lo sguardo. Il contatto visivo è sicuramente non consigliato. Ade era tradizionalmente onorato durante i rituali funebri, ma come si addice a una divinità il cui nome le persone avevano paura di pronunciare, non veniva invocato spesso. Lui è, tuttavia, uno spirito di giustizia ed è stato tradizionalmente richiesto per vendicare i crimini contro il defunto, soprattutto disonore o diffamazione. Può essere richiesto anche per punire gli assassini.
Ade non teme nessuno: tutti alla fine si inchineranno davanti a lui; così è invocato contro gli autori di reato percepiti come altrimenti al di sopra della legge (dittatori; boss della mafia; signori della droga). L’Ade è l’aspirazione di ultima istanza. E’ richiesto da coloro che sperimentano la massima rabbia, disperazione o dolore, quelli a cui non importa di vivere o morire e quindi non hanno paura di evocare il Signore della Morte.
Il mito più famoso che coinvolge Ade riguarda il suo rapimento di Persefone. È tradizionalmente venerata insieme a lui ed è considerata una influenza positiva per suo marito. (Se temi di averlo offeso, invoca l’aiuto di Persefone per calmarlo.)
Ade è anche uno spirito oracolare, signore della negromanzia: qualsiasi tipo di divinazione che coinvolge la ricezione di informazioni dai morti, comprese sedute spiritiche e tavole ouija, è sotto il suo dominio. Egli, insieme a Persefone, può essere propiziato quando si chiedono consultazioni o visite dai morti. Ade potenzialmente controlla i sogni inviati dalla morte:
- Se cerchi tali sogni, può fare in modo che vengano inviati.
- Se subisci tali sogni, può farli smettere.
Quando Circe, nell’Odissea di Omero, diede ad Ulisse le indicazioni per la casa di Ade non stava usando una metafora: con “Casa di Ade” si riferisce al regno della morte ma anche a un Nekromanteion, una specie di casa degli oracoli. Uno è stato portato alla luce vicino a Parga, nella Grecia nord-occidentale, alla confluenza dei fiumi Acheronte e Cocito, più o meno dove Circe aveva detto a Odisseo che sarebbe stato.
Questo tipo di santuario, dedicato ad Ade e Persefone, comprende anche un oracolo servito da sacerdoti che vivono sul posto e uno spazio per ospitare i viaggiatori. I pellegrini rimanevano per giorni compiendo rituali di purificazione e seguendo una dieta rigorosa a base di semi di lupino e di un tipo di fava che può teoricamente indurre visioni. Inoltre, gli archeologi hanno portato alla luce grandi quantità di hashish in decomposizione.
I pellegrini scendevano in passaggi labirintici attraverso una porta rivestita di ferro fino a raggiungere un portale dove sarebbero state possibili le conversazioni con i morti. Per esempio, Periandro, tiranno di Corinto, ha inviato una delegazione a chiedere alla moglie morta dove avesse nascosto il tesoro.
Il santuario, che esisteva almeno già nel VII secolo BCE, fu distrutta nel 167 aEV quando i romani devastarono questa regione come rappresaglia per avere sostenuto il suo nemico, la Macedonia, durante una guerra. Furono vendute circa quindicimila persone come schiavi. La casa dell’oracolo è stata distrutta. Il sito è rimasto disabitato per quasi duemila anni fino al settecentesco Monastero di San Giovanni Battista costruito sul sito. Gli scavi archeologici sono iniziati nel 1958.
*Corrispondenze per Ade*
Manifestazione: un uomo grande con una barba nera riccia
Attributo: un casco che conferisce invisibilità
Familiar: è solitamente raffigurato insieme a Cerbero, il suo cane da guardia a tre teste
Rituale: invocalo picchiando a terra il palmo aperto della mano (l’obiettivo è chiedere aiuto, dimostrare la tua disperazione, non ferire o insultare Gaia.) Quando senti di avere la sua attenzione, parla alla Terra.
Altare: per ovvie ragioni di solito non è invitato a casa. All’esterno vengono allestiti altari temporanei:
- Scava una fossa o una fossa a forma di porta.
- Versa le libagioni all’interno. Anche le offerte vengono messe all’interno.
- Lascia aperta la fossa mentre bruciano incenso o candele, coprila una volta completata la tua invocazione lasciando le offerte all’interno.
Piante: narciso nero, menta, cipresso, fave
Colore: nero
Metallo: ferro
Animali: ariete nero, lupo, orso
Sito sacro: aveva un santuario sul monte Mentha a Tryphelia.
Vedi anche: Atena; Caronte; Circe; Demetra; Menthe; Spiriti olimpici; Persefone; Thanatos
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