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Ananke, nota anche come Anance o Anankei, è lo spirito del destino, la dea di tutto ciò che è “necessario” e non può essere modificato.
Nel contesto di Ananke, necessario si riferisce a un destino inalterabile. Non è un sinonimo di “desiderabile” o di ciò che si pensa di aver bisogno.
La sua storia e il suo background familiare sono misteriosi e oggetto di dibattito. Potrebbe essere la figlia di Kronos e Tyche. Potrebbe essere la madre dei destini (Moirae).
Secondo gli orfici, antichi devoti degli insegnamenti di Orfeo, Ananke non ha bisogno di genitori: è la madre primordiale autogenerata emersa all’inizio del tempo. (Vedi anche: Eurynome.)
E’ un essere serpentino, il suo primo atto fu quello di abbracciare la sua controparte maschile, un essere serpentino chiamato Khronos dagli orfici, (“Tempo” che può o non può essere lo stesso spirito del Titano Kronos.) Intrecciati, assomigliano a un filo di DNA. Insieme formano il mondo. Ananke e Khronos, per sempre intrecciati, sono le forze motrice dell’universo, controllando il destino di tutti gli esseri viventi, inclusi gli spiriti.
Nella Repubblica di Platone, un soldato, miracolosamente tornato dai morti, descrive quello che ha visto nell’aldilà: Ananke gira un fuso di diamanti mentre le sirene cantano in perfetta armonia.
Luogo: lei una volta aveva un santuario sull’Acropoli di Corinto.
Vedi anche: Enki; Gaia; Khronos; Kronos; Moirae; Orfeo; Sirene; Titano; Tyche; Zeus
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