Nemesis, la dea della giustizia divina e della punizione, fa girare la ruota della fortuna come avvertimento e promessa che ciò che facciamo, ritorna. Lei è implacabile e spietata, ma non è crudele: distribuisce solo ciò che meritiamo.
È lo spirito della rabbia giusta e giustificata, che dirige i suoi poteri contro coloro che hanno violato l’ordine cosmico. Nemesis ha una giurisdizione più ampia delle Erinni, che potrebbero essere le sue sorelle. Mentre le Erinni si limitano a vendicare il sangue, Nemesis entra in azione ovunque le leggi naturali siano violate o mancate di rispetto.
Le Pietre Nemesi sono pietre prese da un altare di Nemesis, sono incise con una sua immagine, di solito sotto forma di una giovane donna alzata con un piede su una ruota. Erano indossati come amuleti intorno al collo e incastonati in anelli. Essi esorcizzano e allontanano gli spiriti maligni, inoltre possono prevenire e bandire gli incubi e guarire il lunatico.
Nemesis funge da dea personale che offre protezione e sponsorizzazione ai suoi devoti. Ci si aspetta che coloro che invocano la sua protezione si comportino in modo onorevole e sostengano il codice morale naturale.
La profezia apocalittica greca suggerisce che quando l’umanità raggiungeranno la massima cattiveria, Nemesis e Aidos, dea della vergogna, abbandoneranno la Terra, e poi inizieranno davvero i tempi duri. Nemesis non è ancora partita ed è ancora amministratrice della giustizia: il pittore tedesco Alfred Rethel (15 maggio 1816-1 dicembre 1859) la dipinse come un angelo vendicatore all’inseguimento, nel suo dipinto del 1837.
Secondo la leggenda, un uomo di alto rango con crimini segreti sulla sua coscienza vinse il dipinto di Rethel a una lotteria di Francoforte. La contemplazione del ritratto di Nemesis lo avrebbe fatto impazzire.
*Corrispondenze per Nemesis*
Manifestazione: ricorda le immagini moderne degli angeli. Lei è una donna alata e inghirlandata, di solito vestita di bianco. Può anche manifestarsi come un grifone.
Iconografia: amuleti in maiolica egizia di epoca romana (secondo secolo circa d.C.) raffigurante Nemesis nelle vesti di un grifone con la sua ruota del destino erano usati per scongiurare la sfortuna.
Attributi: Ruota del destino, righello cubito, bastone, ramo carico di mele, clessidra, bilancia, briglia, flagello, spada
Alleati spirituali:
- La compagna più vicino è Aidos, dea della vergogna.
- Può essere venerata insieme a Themis, dea dell’ordine divino.
- Artemide è una sua buona amica.
- Si trova spesso in compagnia di Tyche, la dea della fortuna, se non altro per assicurarsi che le persone ottengano ciò che si meritano.
- Nemesis è la figlia di Nyx e talvolta identificata come la madre segreta di Elena di Troia. Le immagini del suo santuario a Rhamnous mostravano Leda che le presentava Elena.
Pianta: verbasco
Creatura: i grifoni trainano il suo carro
Sito sacro: il suo santuario principale a Rhamnous, in Grecia, risale almeno al VI secolo aEV.
Vedi anche: Artemide; Erinyes; Elena di Troia; Nyx; Themis; Tyche
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