Kali

KaliKali, nota anche come Kali Ma (Madre Kali) è la Grande Madre dell’India: dea del tempo; della creazione; della distruzione e delle contraddizioni. Kali era una dea tribale prima delle invasioni ariane, che portarono le tradizioni vediche e l’ induismo in India.

La sua venerazione era così persistente, duratura e significativa, che alla fine fu incorporata nel pantheon indù come una delle divinità più potenti. Secondo il mito, quando tutte le altre divinità erano ostacolate da un demone. Kali è emersa come emanazione indipendente della dea Durga. Ella è una forza inarrestabile: ha sconfitto facilmente quel demone ma è stata incapace di fermare la sua vorticosa danza di distruzione.

Il mondo intero sarebbe stato distrutto se Shiva, il suo amato, non si fosse gettato ai suoi piedi, rischiando la morte per  strapparla via alla sua furia. Kali nasce e distrugge i suoi figli. Lei è la madre del mais che contemporaneamente macina la vita e la morte.

Il suo nome può essere interpretato come avente a che fare con il tempo ma letteralmente significa nero come nel fertile suolo nero della Terra o come nei buchi neri, quelli delle regioni dello spazio la cui attrazione gravitazionale è così intensa che nulla può sfuggire.

Si dice che sia il più difficile di tutti gli spiriti da capire. I suoi affermano che i tentativi di comprenderla ti libereranno da ogni paura. Il suo stereotipo la descrive come un demone spaventoso, assetato di sangue, fuori controllo. Era nota come lo spirito venerato dagli ormai famigerati Thuggees, confraternite segrete di ladri che potrebbero aver strangolato vittime in suo onore. Tuttavia, i teppisti erano solo una minuscola minoranza dei suoi seguaci.

Le descrizioni sensazionalistiche di Kali tendono a trascurare le incredibili benedizioni che porta: conferisce protezione; buona salute; abbondanza e fertilità ai suoi devoti. E’ tra gli spiriti più venerati sulla Terra; adorato da milioni di persone, sia indù, che di altre religioni, inclusi (ufficiosamente) molti musulmani indiani. È anche venerata da praticanti indipendenti e devoti della dea in tutto il mondo.

La diaspora indiana ha portato Kali nei Caraibi, dove si trova incorporata in varie tradizioni Obeah.

L’associazione di Kali con il tempo può indicare la sua natura primordiale. Potrebbe essere nata all’inizio dei tempi ed è forse una forma della Terra primordiale, una donna primordiale nata dalla polvere.

Più feroce del feroce, si allontana dal nulla. Per apprezzare appieno la gioia e la vita, la sofferenza e la morte devono essere affrontate. Kali è responsabile della vita dal concepimento alla tomba. Mantiene l’ordine mondiale. Protegge gli indifesi, in particolare le donne e i bambini. È la matrona delle streghe. I suoi spiriti assistenti sono i Dakinis. Kali è il capo Dakini ed è talvolta chiamata proprio Dakini.

Kali non è una divinità remota ma ha intense relazioni personali con gòli individui che le sono devoti. Kali appare frequentemente nei sogni e nelle visualizzazioni ed è anche canalizzata da medium spirituali. Può offrire lezioni di yoga o di varie arti mistiche ed esoteriche.

*Corrispondenze per Kali*

Persone preferite: la tradizione popolare suggerisce che le persone con la lingua appuntita la abbiano perchè sono stati toccati o chiamati da lei e possono quindi considerarsi sotto il suo patrocinio e protezione.

Manifestazione: a volte il suo aspetto è coerente con la sua iconografia: ha la pelle nero corvino o blu notte e un’espressione feroce o affettuosa. I suoi capelli possono formare un centinaio di serrature. Può ballare o volteggiare. Kali è descritta come sotto forma di luce brillante o di un vuoto nero profondo. Può manifestarsi sotto forma di colera o di una donna dalla testa di sciacallo.

Iconografia: le sue immagini sono spesso, ma non sempre, intese a terrorizzare. L‘immagine votiva standard mostra la faccia sorridente o con una smorfia in cui ha denti simili a zanne. La sua lingua sporge. Ha tre occhi e capelli spettinati e selvaggi. Indossa una collana di teste umane mozzate, ancora grondanti sangue e una cintura di mani umane mozzate. I suoi orecchini sono cadaveri di bambini. Indossa cobra come ghirlande e braccialetti. La sua bocca è imbrattata di sangue.

È adorna di gemme che possiedono lo splendore celeste del sole e della luna e solitamente è rappresentata con quattro mani, dimostrando le sue contraddizioni: due sono coinvolte nella distruzione; le altre due conferiscono benedizioni e protezione:

  • Le mani sinistre tengono una testa mozzata e una scimitarra insanguinata.
  • Le mani destre benedicono il suo spettatore e formano gesti simbolici (mudra) che indicano impavidità

Kali è spesso raffigurata insieme al suo amato Shiva. Di solito sta in piedi sul suo corpo prono o sono mostrati nell’unione sessuale. Una famosa immagine la mostra che si accovaccia sul corpo prono di Shiva mentre divora le sue viscere e contemporaneamente offrendogli il seno.

Attributi: specchio; calderone nero; un calice contenente sangue da una testa che lei ha reciso; può bere da un teschio.

Consorte: Shiva

Colori: nero, rosso, blu notte, viola

Creature sacre: corvo; sciacallo

Fiori: ibisco rosso; rododendro rosso; poinsettia

Pianeta: Luna (in particolare fasi oscure e calanti)

Casa: vive nei cimiteri e nei luoghi di cremazione.

Offerte: fiori di ibisco rosso; jaggery ( forma di zucchero non raffinato). Ella ha promesso di benedire chiunque le offrisse fiori di ibisco rosso.

Vedi anche: Anat; Baba Yaga; Dakini; Durga; Sara la Kali; Parvati; Shiva

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