Savitri, nota anche come Sabitri è la figlia del sole. Un re senza figli pregò con fervore la dea Savitri, che ha risposto alle sue preghiere. In segno di gratitudine, la neonata risultante è stata nominata in onore della dea, ma la bambina portava più del nome della dea. La moglie del re aveva infatti dato alla luce un avatar della Dea che un giorno avrebbe superato in astuzia la Morte e sarebbe diventata la protagonista di uno dei miti più amati dell’India.
Savitri era una ragazza straordinaria: così bella, brillante e carismatica che ha intimidito tutti i potenziali pretendenti. Quando nessuno ha chiesto la sua mano in matrimonio, il re le disse di trovare un marito. Savitri cercò e si innamorò di Satyavan, il figlio di un re cieco che vive in esilio nella foresta. Sebbene fosse stata scoraggiata dallo sposarlo, lei insistette, facendo un sacro voto che avrebbe scelto un solo marito e quello era Satyavan. Era lui o nessuno.
Da quasi un anno lei e Satyavan vivevano felici insieme nella foresta. In qualche versione, un oracolo aveva avvertito che Satyavan sarebbe morto esattamente un anno dopo il suo matrimonio, e così Savitri fu avvertita e preparata. In altri Savitri, possedendo i poteri di una dea, riconosceva presagi inquietanti e le sue azioni erano spontanee. Ha implorato il marito di non andare nella foresta a tagliare la legna, ma lui insistette così lei lo accompagnò. È morto davanti ai suoi occhi.
Lord Yama è venuto per portare Satyavan nel Regno della Morte. La donna ha parlato direttamente con il Signore della Morte, pregandolo di permettere a suo marito di vivere. Scioccato che potesse vederlo quando dovrebbe essere invisibile agli occhi mortali, Yama la confortò ma le disse che la morte è inconfutabile: era ora che Satyavan se ne andasse. Yama è quindi partito con Satyavan, ma Savitri lo seguì, implorandolo, parlando con lui, argomentando sofisticati punti metafisici con lui.
Yama le ha ordinato di tornare a casa, ma lei perseverò, seguendolo sul Fiume di Fuoco che separava i regni della morte e della vita. Alla fine Yama si fermò, scioccato dal fatto che un essere vivente fosse arrivato così lontano (e finalmente rendendosi conto che Savitri era più che una semplice donna).
Le azioni di Savitri minacciavano l’ordine mondiale:
- Se bruciava tra le fiamme e moriva prima del tempo assegnato, lanciava i registri Akashici fuori controllo.
- Se sopravvivveva per entrare nel Regno della Morte da viva, l’intero ordine dell’universo sarebbe stato minacciato.
Yama smise di ordinarle di tornare e iniziò a negoziare. Gliene offrì tre che desiderava tornassero indietro, al posto della risurrezione del marito. Lei ha accettato la sua offerta. Il suo primo desiderio era che i suoi genitori anziani avessero figli. Il suo secondo desiderio era che suo suocero riacquistasse la vista, e il suo terzo e ultimo desiderio era di partorire figli degni del marito morto.
I primi due desideri sembravano così innocui che Yama ha accettato il terzo senza prestare attenzione alle sfumature incorporate in esso. Come, gli chiese Savitri, ora sorridendo, come può concepire quei figli senza la partecipazione del marito vivente? Smentito e vincolato dal suo giuramento, Yama gliel’ha concesso, ma dicendole che la vita di Satyavan era ormai irrevocabilmente legata alla sua: poteva vivere ma solo per l’esatta durata della vita di Savitri. Vissero felici e contenti fino a quando non morirono insieme.
Il racconto di Savitri può essere interpretato come un’affermazione o un rifiuto di sati, la tradizione di una moglie vivente che accompagna il marito morto, sulla sua pira funeraria.
Da un lato, una coppia che muore insieme viene presentata come l’ideale; dall’altra, Yama rifiuta il tentativo di Savitri di entrare nel Fiume delle Fiamme contro il naturale ordine della vita.
La prima versione documentata di questa storia è nell’epica Mahabharata, la quale risale a duemila anni fa, sebbene si basi su tradizioni orali ancora precedenti. La storia di Savitri rimane incredibilmente popolare in India: oggetto di libri, film e fumetti. Lei è l’incarnazione della moglie perfetta. Quando viene offerto qualcosa al mondo, i suoi desideri sono altruisti e destinati a portare gioia sia alla sua famiglia di nascita che a quella di suo marito.
Savitri è lo spirito guardiano delle mogli devote. La sua storia inizia e finisce con i miracoli della fertilità: Savitri assiste ancora gli apparati riproduttivi. Le donne invocano lei per la sicurezza dei loro mariti. La preghiera Savitri, la preghiera al sole, la quale suo padre ha ripetuto per anni nella speranza di un bambino, si trova nel Rig Veda ed è recitata all’alba guardando ad est e al tramonto guardando ad ovest.
*Corrispondenze per Savitri*
Manifestazione: la dea è descritta come avente occhi dorati e lancette d’oro.
Pianeta: sole
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