Gunlod (Gunnlod), Madre della poesia, di origine norvegese è la Regina dei troll.
Era la guardiana dell’idromele della poesia, che conferiva l’abilità poetica. Dopo che Odino ebbe acquisito tutti i segreti, la saggezza e la memoria dei Nove mondi, l’idromele della poesia era l’unica cosa che gli mancava. Decise di ottenerlo perchè percepiva che essere un poeta fosse significativo quanto essere un guerriero o un mago.
Questo prezioso idromele era conservato sotto una montagna e sorvegliato da Gunlod. Era un lavoro importante, ma lei ne era annoiata. Dopo varie avventure rischiose, Odino si trasformò in un serpente e si intrufolò nella roccaforte all’interno della montagna in cui lei viveva, lì si trasformò di nuovo in un uomo, così da incantarla e sedurla.
Odino rimase con lei esattamente per tre giorni, bevendo un barile del prezioso idromele ogni giorno. Il quarto giorno, si ritrasformò in un serpente, strisciò fuori dalla montagna, per poi trasformarsi in un’aquila e in pieno possesso dell’idromele, volare via. (Da quel momento in poi la poesia fu conosciuta come “il dono di Odino”.)
Odino comunque se ne andò lasciando alla regina dei Troll più che semplici ricordi: durante il loro breve tempo insieme, infatti, Gunlod concepì Bragi, anche detto Signore della Poesia.
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