Loki spirito norvegese

Loki spirito norvegese

Loki è uno spirito di origine norvegese, misterioso e contraddittorio, forse l’ultimo vero imbroglione.

Egli è di solito classificato come Jotun (gigante) ma è stato concepito quando un fulmine (suo padre) colpì una quercia frondosa (sua madre) e quindi potrebbe essere una specie di spirito di fuoco primordiale.

Il suo il nome, infatti, è legato a una parola del tedesco antico che significa “stella cadente”. Egli è quindi nato dalla scintilla della vita, anche se i suoi figli includono la dea della morte e il lupo della sventura.
Vive tra gli spiriti di Aesir ma, nonostante sia fratello di sangue di Odino e compagno di viaggio e amico di Thor, cospira contro di loro ed è responsabile della morte di Baldur. Allo stesso tempo, comunque, è grazie a lui che sono stati ottenuti la maggior parte dei loro strumenti e attributi più preziosi.

Loki è anche il genitore del prezioso destriero a otto zampe di Odino, Sleipnir. Egli porta costantemente l’Aesir in pericolo e poi procede a salvarli come nel mito delle mele di Idunn o il furto del martello di Thor.
Le sue motivazioni e lealtà non sono mai chiare. Parte di questa confusione nasce dal fatto che la mitologia norrena è stata scritta da cristiani che identificarono Baldur con Cristo, e per estensione, lui fu identificato con Giuda o Satana.

È difficile se non impossibile trovare ritratti positivi di Loki. (Eppure con lui c’è sempre un’eccezione: in una ballata tradizionale delle Isole Faeroe, infatti, dopo che Odino e  un altro spirito Aesir fallirono, Loki salvò un ragazzo da un troll in risposta alle preghiere dirette a lui dai genitori del ragazzo.)

Se Odino si maschera sotto le spoglie di Babbo Natale, come alcuni credono, allora Loki potrebbe essere la persona dietro altri pericolosi personaggi come il Krampus.
Lui è più di un imbroglione; è un abile inventore e ottimo artigiano. È  ficcanaso ed estremamente attento. Ha una vena maliziosa e un umorismo tagliente sebbene sia anche l’unico in grado di far ridere la dea Skadi dopo la morte di suo padre.

Nel poema Lokasenna, le altre divinità cercano di impedirgli di entrare nella sala di Aegir dove stanno banchettando. Egli entra comunque e li abusa dell’ospitalità: espone pubblicamente i loro segreti accusandoli di codardia fino a quando Thor costringe Loki a stare zitto con il suo martello.

*Corrispondenze per Loki spirito norvegese*

Gente favorita: è il patrono delle spie; delle talpe; sobillatori; agenti segreti; coloro che operano sotto copertura. (Lui potrebbe essere un mecenate affidabile.)

Manifestazione: è un maestro mutaforma. Le trasformazioni di Loki non sono superficiali: quando appare nella forma di una splendida cavalla bianca, la trasformazione è così completa che dà alla luce Sleipnir. Loki, che ha avuto rapporti sessuali con molte dee norrene, è molto bello e affascinante quando vuole esserlo.

Consorte: Angerboda è anche sua sorella, forse sua gemella, e alter ego. Tutti e due spesso assumono altri nomi e travestimenti. La seconda moglie di Loki è Sigyn che condivide il destino dell’esilio di Loki  per la morte di Baldur.

Animali sacri: lupi, serpenti, possibilmente ragni

Stella: Sirius, nota come Lokabrenna (“Loki’s Brand” o “Loki’s Torch”) in astrologia norrena tradizionale

Vedi anche: Aegir; Aesir; Andvari; Angerboda; Baldur; Hel; Idunn; Jotun; Odino; Skadi; Thor

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